Articolo tratto dal Magazine Robb Report Russia

La prima edizione del vino veneziano da collezione VENISSA è uscita sul mercato

testo Alexandr Rymkevich (Redattore Generale)

Proprio un anno fa il Robb Report ha scritto del straordinario progetto dell’azienda Bisol dedicato alla rinascita della vitivinicoltura nella Laguna Veneziana. Allora la tenuta Venissa e il futuro vino omonimo hanno provocato un incredibile interesse da parte dei professionisti e collezionisti. Una parte importante di 4888 bottiglie del primo vintage è stata acquistata “en primeur”. Il clamore, nato attorno a questa novità, è completamente giustificato. Il vitigno locale veneziano dorona (letteralmente “di oro”), considerato perso, è stato riscoperto dai fratelli Gianluca e Desiderio Bisol sull’isola di Torcello e impiantato successivamente sul vigneto antico, e fino ad allora abbandonato, sull’isola di Mazzorbo. Il Cru con la superficie di solo 1 ettaro è uno dei più meravigliosi al mondo. Durante l’alta marea l’acqua salata copre le radici delle piante, sopra cui dopo bisogna buttare l’acqua dolce per eliminare il sale, però le sostanze minerali, portate dal mare, rimangono.

La descrizione del terroir potrebbe sembrare solo una brillante invenzione di marketing se non ci fosse stato un risultato ugualmente brillante: il primo vintage, l’anteprima di cui si è svolta recentemente nella Venissa. In sua base c’è l’annata 2010, creata da un leggendario enologo Roberto Cipresso e Desiderio Bisol. Venissa è il vino cristallino delle sfumature intensamente dorate, piuttosto tipiche per i vini da dessert, con la struttura piena e cerosa. Al naso, ha un’espressione subito speziata con camomilla, crema di noci e frutta esotica. Al tatto, ha le note di mela gialla, di miele e di mandorla. Il vino è secco, ben strutturato e con la persistenza sapida. Nel vino sorprendono i sapori ricchi di estratto secco, tipici per i rossi maturi. Nella degustazione cieca il Venissa può essere preso per il vino rosso grazie alla sua struttura consistente e complessa, nonché alla sua sapidità e sensazione leggermente tannica. Anche la temperatura ottimale di servizio si avvicina ai vini rossi. Secondo i giudizi professionali, il vino può essere conservato per i diversi decenni, che sicuramente farà di questo ultimo un oggetto di interesse da parte dei collezionisti. Intanto il vino Venissa può essere acquistato presso la tenuta, nonché trovato nelle carte dei vini di alcuni ristoranti con tre stelle Michelin – l’enoteca Pinchiorri a Firenze, La Pergola a Roma e Da Vittorio a Brusaporto. Una piccola quota sarà destinata anche alla Russia. Per il vino d’oro è stato scelto inoltre un degno recipiente. È stato imbottigliato nelle bottiglie di vetro verde di Murano di volume 0,5 l con l’incisione Venissa e l’etichetta essenziale di oro da 24 carati, fatta dall’unico artigianato di Venezia Mario Berta Battiloro secondo la tradizione antica. Dopo la cottura al forno l’etichetta rimane fissata per sempre sul vetro della bottiglia, come se fosse una garanzia d’oro dal Doge di Venezia in prima persona.

OGNI BOTTIGLIA POSSIEDE IL NUMERO PROGRESSIVO E L’ETICHETTA DI PURO ORO

www.venissa.it

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